lunedì 11 ottobre 2010

Senza se e senza ma

In rete e' facile trovare le scioccanti foto di Aisha, la ragazza di 18 anni mutilata, naso ed orecchia, strappate, per aver osato fuggire dalla casa del marito e dei suoceri. Afghanistan, il mondo che i talebani dominano.

Possiamo fregarcene di Aisha, possiamo farlo o perche' siamo convinti che tutto l'occidente non sia la a difendere Aisha ma a fare i suoi-sporchi-interessi, oppure perche' si sta bene al sicuro a casa nostra. Scuse e vigliaccheria.

Ricordo che la Costituzione italiana dice:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

In Afghanistan i soldati sono a difesa della liberta' del popolo afghano, non c'e' niente di controverso nell'impedire che al potere vada una fazione barbara, il ripudio per la guerra e' sovrastato dal ripudio per l'idea di lasciare i talebani a mutilare le donne. Da molti, questo articolo della Costituzione, viene sempre citato in parte, allo scopo di far credere che per l'Italia mandare soldati in guerra sia un'azione impossibile. L'italia invece e ri-nata da una guerra, la guerra partigiana.

Io vorrei capire per quale motivo i pacifisti nostrani da anticapitalisti, nel senso di superare ed andare oltre al regime borghese, sono diventati tutti retrocapitalisti, nel senso di tornare indietro a tutto quello che c'era prima della democrazia. E' una confusione colossale e per nulla marxista.

E poi, ma che e' 'sto pacifismo da fricchettoni tardivi. Ma che Rokossovskij era pacifista? Ma che Pertini? Ma che Che Guevara?

Uno che era pacifista, senza se e senza ma? Oswald Mosley.

1 commento:

Macaronì ha detto...

Ciao: ma se la guerra in realtpa l'avessimo già bella che persa?