giovedì 24 novembre 2011

Tenete le righe!!!

Fassina da mesi rappresenta la linea del partito su lavoro ed economia (approvata recentemente all'unanimita': http://beta.partitodemocratico.it/doc/211428/lavoro-il-progetto-approvato-dalla-conferenza-nazionale-pd.htm)
Questo, ipso facto, fa venire mal di pancia alla minoranza. Alla minoranza poi disturba ancora di piu' che tale sia la linea di Bersani e, del Partito tutto (cfr. Primarie, Congresso, conferenza lavoro).

Il partito e' diventato una cosa diversa da quello che sperava De Benedetti, peccato.

La minoranza pero' non si da per vinta e vede nella congiuntura, e nel governo Monti, una GRANDE occasione per saltare al collo a Bersani. Solo che cinque impazienti hanno rotto le righe con troppo anticipo.

lunedì 14 novembre 2011

I conti in tasca ai moderati PD

E' opinione comune che se il governo Monti avra' successo ed arrivera' a fine legislatura, questo dara' forza ai moderati del PD.

Non sono del tutto convinto. Un Monti di successo vorrebbe dire il trionfo dell'UdC che ingloberebbe vasti pezzi di una destra allo sbando. Cio' determinerebbe uno scenario inospitale sia per i bipolaristi che per i liberali del PD (gruppi che hanno una forte sovrapposizione).

Un UdC forte significa la fine del bipolarismo. La scommessa strategica di Casini e' quella di porsi come il perno del sistema politico italiano, e stare (quasi) sempre al potere, in una dialettica ora con la destra, ora con la sinistra. Con predilezione per la prima.

Ancora piu' incomprensibile mi sembra l'entusiasmo dei liberali PD; gli avversari della linea Fassina, per intenderci. Uno scenario in cui UdC, che rappresenta l'elettorato moderato, fosse il perno del sistema politico, quale spazio rimarrebbe per un PD di centro? Aveva senso (?) fare i centristi quando a destra c'erano i matti, ma se a destra prevalgono i savi, per forza il PD dovra' posizionarsi un po' piu' a sinistra. O per lo meno dovra' concentrarsi a rappresentare quelle classi sociali* non sempre garantite da politiche moderate.

Dove sbaglio?

*classi sociali: occorre una precisazione, parlo di classi sociali in un senso moderno del termine, ovvero i nuovi settori deboli, anche trasversali, della societa'.  

domenica 13 novembre 2011

Largo ai vecchi

Spero che la straordianria gestione, anche fisica, della crisi da parte di Napolitano, ottantasei anni (86), contribuisca a spazzare via la bambinesca retorica del "largo ai giovani".
Ci sono persone capaci e persone incapaci. I capaci emergono, gli incapaci frignano che non li fanno passare.

mercoledì 2 novembre 2011

Ringraziamo anche i cerchiobottisti

Oggi ho visto De Bortoli fare un'osservazione, a lui solita ma che, al punto in cui siamo, mi e' sembrata grottesca. La solita tiritera: "e' vero che Mr. B. non e' credibile, ma neanche l'opposizione".
Una frase la cui assurdita' non occorre neanche spiegare. Una frase che pero' ha il pregio di ricordarci le responsabilita dei moderati di facciata. Anche a loro dobbiamo ringraziare: hanno costituito attorno a Mr. B. la cintura di salvaguardia che in questi anni lo ha preservato.

La differenza tra competere e scalciare

Una cosa che vorrei spiegare ai renziani: il PD nel 2008, con la formula della "vocazione maggioritaria", ha perso le elezioni. La successione democratica e' avvenuta con le Primarie (qualche milioncino di elettori) ed il Congresso. La linea scelta dagli elettori e' stata: addio "vocazione maggioritaria" e Bersani segretario. L'obiettivo e' tornare al governo alle prossime elezioni.

Ora e' comprensibile che a voi renziani piaccia di piu' la "vocazione maggioritaria", e' la vostra idea di partito, ed e' giusto che lavoriate per farla prevalere. Adesso per voi sarebbe il momento di cercare di capire cosa non abbia funzionato nel 2008 ed aspettare, propositivi, la prossima tornata di primarie (questo e' "competere").

A me sembra invece che Renzi e sodali vedano con fastidio la possibilita' che il Segretario adempia al mandato delle primarie e riporti il PD al governo e, per tornare in auge, lavorano contro (questo e' "scalciare").


sabato 15 ottobre 2011

Addio Giacinto

E' bene essere chiari: a questo giro lo hanno salvato i radicali. Perche', se si astenevano, non sarebbero andati a votare neanche gli incerti (SVP, i due "responsabili", ecc) ed il quorum per la fiducia non era raggiunto. E il risultato politico sarebbe stato importantissimo.

martedì 20 settembre 2011

Megapost su TV serials USA

Approfitto degli Emmy Awards per riassettare qui sopra le note dei miei ultimi due anni di visioni di serie TV USA. Rigorosamente in lingua originale (che fichetto di sinistra sarei senno') ma con i sottotitoli.

SPOILERS? ci sono. Se non state leggendo da un browser grafico non leggete: per coprire gli SPOILER uso la colorazione del testo.

Falling Skies (2011)

La - solita -  delusione spielberghiana. Troppo didascalico e moralista.Senza neanche il "momento topico" ('che di un film di Spielberg ne butti il 90%, tranne la scena madre di 15 minuti: il t-rex, lo sbarco in Normandia, ecc).

Il grosso problema e' che per tre quarti le puntate sono fatte di scene lacrimose. E quella che non ciaveva niente da mette sulla bacheca, e figliomio civado io, noppapa' toccamme', e non suonatequesto disco, e iodapiccola ciavevo lamalattia, che strazio!! Per non dire degli skitters cuoretenero!!!

Ho mollato alla 7ma puntata quando, osservando i rigazzini che giocano a nascondino, due survivors hanno chiosato: "Beh, signoramia, se c'e' una cosabbuona di questa traggedia, e' che con l'elettricicita', se ne sono andati anche i videogggiochi!"
Ho formattato 7 volte il disco che ha ospitato questa stucchevole, noiosa, retorica, poltiglia.

Treme (2010, 2011)

Appena finito la seconda season di Treme
Un capolavoro.
Niente action, nessuna storia principale, tutto e' corale. Gli autori di The Wire riprovano "l'operazione Baltimora" con New Orleans e fanno centro alla grande.
Personalmente di NO sapevo poco, ad esempio non sapevo che questi pazzi vivono per la musica, che sta in cima alla loro scala dei valori, seriamente. Un po' perche' e' cosi', un po' perche' tutti si aspettano che sia cosi'. La citta' e' piena di personaggi fuori dalle righe, retorici, appassionati, sbracati l'inverosimile.
Ora io credevo che la musica contemporanea fosse un'invenzione (una truffa! cit.) delle murtinazzzionali, uno scatarro marrone tra un giro di basso in do ed una Les Paul in overdrive: niente di tutto questo. La musica contemporanea viene tutta dal genio di NO. Dixieland, Trad Jazz, Blues, Rhythm & Blues and Rock & Roll, Soul, tutto o germoglia, o mette radici, cola'. Almeno cosi' te la raccontano il niurlinsiani, che c'hanno un ego abbastanza spropositato. Ma ti conviene crederci e perderti nel flusso delle loro pazzesche "second line", parate balorde dietro le bande di jazz.
Mettici sopra che a NO ci sono gli indiani (!), solo che sono neri (!!), per via degli incroci tra razze reiette, che sono incazzatissimi e che al Mardi Gras fanno delle parate rituali pazzesche vestiti di piume sgargianti in perenne conflitto con la polizia (solo che tra loro si complimentano a botte di "quanto dei carino"!!!)
E infine il Mardi Gras! Ma a questo punto ve lo immaginate quanto sbroccano.

Bene, tutto questo, ed altro che, sicuramente dimentico, a un certo punto viene spazzato via, letteralmente sciacquato via, dall'Inondazione che evacua la citta' per mesi. Rendendo impossibile il ritorno, devastando per sempre quartieri, persone, identita', cultura, lasciando solo i balordi e la peggio criminalita'. Tutto e' fottuto, o quasi.

Enjoy.

Camelot (2011)

Cestinato dopo il pilot. Target infantile, inguardabile Joseph Fiennes (poveretto, non ne azzecca piu' una).

Game of thrones (2011)

Genere fantasy, non proprio il mio. Nonostante questo lo consiglio fortemente; e' fatto benissimo.
L'ambientazione e' in un simil-medioevo con elementi, molto discreti e marginali, di soprannaturale. Un universo parallelo dove le fazioni e i castelli si disputano la supremazia.

Detta cosi' sembra una scemata, invece merita.

The Wire (2002, 2003, 2004, 2006, 2008)

The Wire, l'ho vista in ritardo, ma vale sicuramente la pena riprenderla. E' una delle serie piu' belle in assoluto.

Cinque stagioni di una decina di episodi ciascuna. Tutte, esclusa l'ultima, che e' piu' che altro un lungo finale, bellissime. Imparerete a conoscere la citta' di Baltimora, le gang di spacciatori, la sotto cultura e lo slang locale (incomprensibile ed affascinante assolutamente con sottotitoli), gli intrighi politici e le ipocrisie del sistema legale.

Baltimora (che, prima di vedere TW, uno si chiede: "ma dove cavolo sta?") e', a quanto pare, un postaccio. Nei bassifondi fiorisce il traffico di droga, nella polizia fioriscono poliziotti carrieristi e ignavi.

Nella prima serie, l'eroe se ne frega della carriera, a lui piace il lavoro, e percio' si fa tutti nemici. L'anti-eroe e' un pischelletto in bilico tra dilinquenza e redenzione.

Formato 4:3
Altamente consigliato

Rubicon (2010)

E' un serie dell'AMC (The Walking Dead, Mad Men, Breaking Bad), 13 puntate, non faranno la seconda.
Ed e' un vero peccato perche' era veramente bellissima. Sicuro molto ambiziosa: un film che dura 13 ore.

Forse al pubblico non e' andata giu' la chiave narrativa, molto soft, poca azione, il ritmo giocato con vibrazioni sottili. Un prodotto per spettatori come i protagonisti: nerd. I nerd protagonisti di Rubicon di mestiere fanno gli analisti del controspionaggio USA. Personaggi molto interessanti, alle prese con dati e analisi dell'intelligence da collegare. Sempre al di sotto e al di sopra del loro ruolo, impicciati tra segretezza, crisi di coscienza, indole nerd, relazioni da autistici.

Il tutto immerso nell'immancabile complotto che sconvolge la vita del protagonista (un tipo fico, alle donne piacera').

Justified (2011)

Cassato dopo il pilot. Grossolano, poco credibile. Inutilmente enfatico.

The Killing (2011)

Confermo, otime le premesse.
Doverose le citazioni a Twin Peaks (il video dell'ultima sera e' praticamente un omaggio)

L'antefatto, chiaro da subito, e' lo stesso di TP. E ci sono alcune citazioni esplicite, come il fatto che gli investigatori trovano un video della ragazza scomparsa e dell'amica, e queste ballano di fronte alla telecamera. E lei sorride con la stessa faccia di Laura Palmer. Poi chissa' dove va a parare.

La storia e' ambientata a Seattle e coinvolge, tocca, trasversalmente tutte gli stati sociali della citta'. C'e' il fidanzato della scuola steronzo, i segreti tra adolescenti, ecc.

E poi, come capita spesso (sempre?) con i serial dell'AMC e' fatta benissimo. Guardatela.


Lost, il finale (2010)

Chi non ha visto Lost ha di fronte a se l'opportunita' di gioire del piu' grande prodotto televisivo di tutti i tempi. La serie che ha dato un senso all'invenzione della scatola luminosa. Sono stato abbastanza esplicito?

Segue commento sul finale.

La conclusione di Lost e' una delusione se non si aderisce all la filosofia della serie che e' quella di andare oltre il dualismo scienza e fede verso una nuova visione. Che poi e' esattamente il cuore del dibattito filosofico contemporaneo, nel quasi unanime rifiuto del dualismo mente / materia ma nella necessita' di superare le secche del monismo. Anche la scienza mostrata, o lasciata intuire, e' quanto di piu' coerente si e' visto nel panorama SciFi (che, per fare un esempio, ricorre spesso, nell'accettazione generale, a impossibilia scientifici come il-salto-nell-iperspazio, o il teletrasporto).
Contesto l'opinione diffusa che "le prime due stagioni siano state le migliori", a me e' piaciuta di piu' la quinta, per esempio.

E poi non capisco come la scelta di lasciare una parte del mistero all'interpretazione possa essere criticata. Soprattutto quando quel mistero si risolve sia in ottica scientifica che mistica. Un modo per perpetuare lo show al di fuori dello schermo. Una cosa che era stata fatta anche alla fine della terza serie (non legggere se non la si e' vista fino alla fine) quando Jack chiude con "we have to go back" interpretando i sentimenti dello spettatore che in quel momento, e per i successivi mesi di attesa, si identifica in lui. Questo e' il fine supremo della fiction strapparci alla nostra esistenza e trasferirci nella vita dei personaggi!

Mi fermo.

Battlestar Galactica (2003 - 2009)

La 4a serie e' fantastica e da un senso a tutte le altre. Le prime due serie e mezzo sono a tutto uno stereotipo militarista spaziale e retorica da base di briefing dei piloti prima della battaglia. Ma piano piano anche l'ottusita' prende un senso.
Bel finale, belli i temi trattati, soda la fantascienza.

Guardatela.

Mad Men e Breaking Bad

Certezze.

Modern Family

Cestinato presto. Parla di tre famiglie imparentate che si raccontano con lo stile del mockumentary. I temi sono banalissimi, la narrazione e' oltremodo didascalica, e, pur giocando a fare gli spregiudicati, tutto e' immerso nel totalizzante perbenismo ipocrita yankee.

The Pillars of Earth

Serie storica, dal romanzo di Ken Follett, fatto bene (con i soldi). Ambientato nel medioevo inglese. Nonostante i soliti cliche filomassoni di molta cultura anglosassone contemporanea, la fiction e' gagliarda.

lunedì 19 settembre 2011

Le figlie della destra

E' un po' come sparare sulla Croce Rossa, ma e' bene ricordare a tutti quelli che lo hanno votato, sostenuto, giustificato, spiegato, contestualizzato. Per evitare il comunismo (?), in terrore di Pecoraro Scanio, "eh ma ppero' alla sinistra litigano sempre", "proviamolo, che male c'e'", "eh ma la sinistra so' fichetti", ...

Oggi, queste sono e saranno le vostre figlie.


Limitare l'eleggibilita' a due mandati? Un'idea di destra.

Alcune note sull'hype del momento: regolamentare (o autoregolamentare) l'eleggibilita' in Parlamento.

Nella sostanza io sono contrario sia alla regolamentazione che alla autoregolamentazione.
Il termine dei due mandati contribuisce infatti alla perdita di centralita’ del Parlamento. Se i parlamentari vengono depoliticizzati (perche’ questo vuol dire avere una scadenza di mandato) immancabilmente le decisioni politiche *vere* avverranno fuori dal parlamento.

E’ una cosa di sinistra? E' coerente difendere la Costituzione, nello spirito e nella lettera, e poi acconsentire a distorsioni di questo tipo? E' nello spirito della Costituzione limitare il diritto dei cittadini ad essere eletti e depotenziare il Parlamento?

La politica non deve essere un hobby per professionisti; non deve essere riservata a chi se la puo' permettere per censo, professionalita’ o status sociale. Chi viene da strati sociali modesti, che ha idee e le vuole portare avanti con passione, deve poterne fare un mestiere, o meglio, un'arte.

giovedì 15 settembre 2011

Crisi e primato della politica

Soffia il vento dell'antipolitica, i commentatori aizzano i cittadini ad assalire i parlamenti. Dove erano gli stessi commentatori quando l'orgia monetarista degli anni passati genrava la crisi economica odierna?

"Il mercato fa da se", si diceva, "rimuoviamo gli ostacoli tecnici alla speculazione", si faceva, "il rischio di fallimento non esiste piu' perche' l'abbiamo normalizzato nelle equazioni economiche", ci si illudeva.

Il risultato e' stato il crollo al quale, rimbambiti da decenni di panzane, non riusciamo neanche a reagire. Gli stessi centri di potere che hanno sostenuto quell'onda ora soffiano sull'antipolitica: cercano di svignarsela, e ci stanno riuscendo.

Avremmo avuto bisogno, in questi 30 anni, di politici piu' forti, piu' esperti, piu' potenti. Per contrastare  gli abusi della finanza lasciata libera a se stessa. Altro che "limite dei due mandati"

giovedì 7 luglio 2011

La gazzarra sulle province

E' partita la gazzarra per attaccare il PD che non vota la proposta di Di Pietro sulle province.

Intanto chiariamo una cosa: la proposta dell'IdV si limita a cancellare la parola "province" dalla Costituzione. Non e' altro che la solita mossa ad effetto per ululare disappunto ai giornali compiacenti. Non risolve il problema, anzi lo aggrava.

Nella proposta alternativa del PD ci si preoccupa del "trasferimento delle competenze", dicendo "a chi vanno con quali costi". Una cosa seria, insomma.

Per informarsi

Venendo al tema, la smania di abolire le province, tout court, a me e' sempre sembrata una giavazzata. Si sente dire che "tagliando le province si tagliano 10 miliardi", ma e' una presa in giro.

Quei 10 miliardi sono per i servizi erogati dalle province, per gli stipendi dei dipendenti che permettono l'erogazione di quei servizi, per le infrastrutture che li necessitano. Aboliti gli uffici provinciali, gli stessi diverrebbero semplici diaprtimenti regionali, solo che non piu' elettivi (a meno che non si voglia smettere di gestire servizi pubblici come inceneritori, autobus, discariche, strade, ecc.).Ingeneroso che molte delle critiche vengano dagli stessi che si sono mobilitati per l'acqua pubblica.

Non a caso il programma del PD non ha mai previsto l'abolizione drastica delle province, ma solo di quelle metropolitane, mentre propone di razionalizzare ed accorpare le altre. La proposta di Di Pietro piacera' a Casini (e a Renzi) ma non piace a me. Tagliare i servizi pubblici per risparmiare e' una cosa legittima ma smaccatamente di destra. Cosi' come lo sono lo smantellamento dello Stato, la privatizzazione dei servizi, il dirottamento delle risorse dal pubblico al privato.

Ovviamente la situazione cosi' com'e', con le province che si moltiplicano per soddisfare gli appetiti degli amministratori locali, non va bene. Occorre cambiare ma farlo bene.

venerdì 1 luglio 2011

Zibaldone sulla Val di Susa

Alcuni appunti di cose che vado scrivendo qua e la' sulle proteste in Val di Susa. Modalita' patchwork, tono colloquiale.

Strategicita'
I critici del progetto insistono spesso sulla riduzione del traffico merci. Scrive Angelo Tartaglia sul Manifesto del 30 giugno: "chi farebbe sbarcare a Genova merci destinate alla Francia o a Marsiglia merci destinate all'Italia?". L'autore ci vuole indurre a credere che il corridoio 5 sia stato pensato per il commercio Italia / Francia. E insiste sul punto.

Sappiamo invece che e' un altro il flusso commerciale che si vuole creare. Per esempio: merci da Genova, da Marsiglia e da Trieste, verso Lubjiana, Budapest, L'viv, Kiev (e viceversa). Come si fa a negare che sarebbe il modo piu' efficace per portare merci europee ed orientali nei paesi dell'est?
Lo scopo del corridoio e' invece proprio assecondare la crescita dell'est Europa (un universo, fondamentale per le prospettive di sviluppo europee) cercando di agevolarne gli scambi con tutti i nodi di trasporto, produzione e trasformazione del vecchio continente.

Parlare di strategie del corridoio 5 e non citare neanche una volta la prospettiva di sviluppo dell'est Europa e' profondamente omissivo.

Metodo del dibattito
Spesso si fa un mix tra i due temi di discussione che invece devono rimanere distinti.
- il valore strategico dell'alta velocita'
- i danni ecologici e sanitari alla valle ed ai valsusini

Sono due cose distinte, infatti sul valore strategico dell'AV i diritto di esprimersi dei valsusini e' lo stesso di quello degli altri 700 milioni di cittadini europei.

Le strategie economiche e tecnologiche dei trasporti sono un tema complesso, che non si sviluppa a colpi di SI o NO. Il processo decisionale piu' opportuno e' quello democratico, con gli studi, le analisi guidate dalla Commissione Europea, le mediazioni tra stati nazionali che tengono conto dei vincoli economici e degli interessi strategici, i pareri dei ministeri delle finanze sulle disponibilita' economiche.

Il secondo tema, ovvero se una galleria pregiudica l'ambiente e la salute dei valsusini, e' giusto dibatterlo, e' giusto mobilitarsi, e' giusto difendersi. Ma la domanda che faccio io e': siamo sicuri che l'obiettivo della sicurezza sanitaria ed ecologica sia stato perseguito con coerenza? Siamo sicuri che non si sia trattato spesso di un NO inflessibile che risuonava delle voci di chi criticava la scelta strategica?

Hanno tutti i diritti i valsusini a dire NO. Questo dovrebbe essere un punto di partenza per modifiche, garanzie sulla salute, accesso dei valsusini agli organismi di controllo, compensazioni, ecc. Questo in un paese normale.

Nel nostro paese, da una parte il governo che ha gestito la cosa e' stato, per 8/10 quello di Arcore, dall'altra parte il NO dei valsusini e' diventato intransigente, intrattabile e finalizzato fare un bello scontro catartico contro l'Impero.

Grillismo ed travaglismo, che piu' incazzati creano, piu' biglietti e libri vendono, hanno dato il colpo di grazia.

lunedì 20 giugno 2011

Alla faccia della laicita' ...

Ma che dicono la sinistra anticlericale e anticapitalista del programma vendoliano?

A proposito della vittoria al referendum, Vendola spiega come questa sia il risultato de "l'impegno di due grandi cattedre: quella di papa Ratzinger e quella del papa laico, Mario Draghi. Ambedue hanno colto nella precarietà un dato di crisi globale della nostra società. Il mondo mette in movimento tanti mondi. Tanti mondi mettono in movimento il mondo"

un po' mi ricorda: "sarai mondo, se monderai lo mondo!!!"

giovedì 6 gennaio 2011

Fare i democratici col fondoschiena degli altri

Vediamo certuni capiscono il wordig dinamico: le primarie del *PARTITO***DEMOCRATICO* gia' si fanno, si fanno SEMPRE, si sono fatte UN ANNO FA.

Le primarie con ALTRI partiti non si fanno ALLE CONDIZIONI DEGLI ALTRI PARTITI.

Curioso poi che SEL e IdV NON FACCIANO LE LORO PRIMARIE neanche per eleggere chi prende la pizza e vogliono fare QUELLE DEL PD.