domenica 12 settembre 2010

Tornare avanti

Riguardo al documento dei quarantenni (assennati, li chiamerei) della segreteria del PD: un documento fantastico. finalmente si parla di politica e non di “largo ai gggiovani”.
Il documento e' qui: http://www.ilpost.it/2010/09/11/tornare-avanti/
Alcuni commentatori (Repubblica e Post) sono saltati sulla sedia, parlando di attacco a Veltroni, e allo spirito del Lingotto. A me sfugge una cosa*.
Quelli che hanno detto “chiaro e tondo che non vogliono più il PD di Veltroni e del Lingotto, delle grandi visioni moderniste” sono stati gli elettori che, alle primarie, hanno votato Bersani.
Al mio circolo sono venuti i tre rappresentanti di mozione. Quello di Bersani ha in pratica detto tutto quello che c’e’ nel documento, che bisogna identificare le nuove classi deboli, capirne e rappresentarne i bisogni, che non sono difesi dalle liturgie identitarie di cui si pasce “il popolo di sinistra”, una creazione mediatica di una realta’ sociale inesistente.
*Quello che mi sfugge e’: come fanno molti commentatori a scordarsi premesse e risultati di quelle primarie? Eppure le primarie a questi commentatori piacciono tanto! Ricordo, quindi, che ha vinto Bersani e la nuova linea.
Certo dirlo cosi’, come faccio io e come hanno fatto i giovani turchi (mah), non sta bene. Pero’ non si capisce perche’ quando Veltroni, da Malindi, scrive le lettere all’uomo della strada, raccontando un partito immaginario, nessuno puo’ protestare.
I veltroniani somigliano molto a Vendola, reclamano il confronto, perdono le elezioni, infine si fanno il partito personale.

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