giovedì 15 settembre 2011

Crisi e primato della politica

Soffia il vento dell'antipolitica, i commentatori aizzano i cittadini ad assalire i parlamenti. Dove erano gli stessi commentatori quando l'orgia monetarista degli anni passati genrava la crisi economica odierna?

"Il mercato fa da se", si diceva, "rimuoviamo gli ostacoli tecnici alla speculazione", si faceva, "il rischio di fallimento non esiste piu' perche' l'abbiamo normalizzato nelle equazioni economiche", ci si illudeva.

Il risultato e' stato il crollo al quale, rimbambiti da decenni di panzane, non riusciamo neanche a reagire. Gli stessi centri di potere che hanno sostenuto quell'onda ora soffiano sull'antipolitica: cercano di svignarsela, e ci stanno riuscendo.

Avremmo avuto bisogno, in questi 30 anni, di politici piu' forti, piu' esperti, piu' potenti. Per contrastare  gli abusi della finanza lasciata libera a se stessa. Altro che "limite dei due mandati"

3 commenti:

Magar ha detto...

In compenso, in Italia abbiamo ben visto gli abusi della politica lasciata padrona del vapore, ben sostenuta dalle panzane di sedicenti "esperti" filo-statalisti.

Magar ha detto...

E com'è che ho l'impressione che il principio guida di questa reazione all'orgia monetarista non sia affatto quello di trovare un nuovo punto di equilibrio per favorire l'economia, bensì quello di offrire alle masse lo spettacolo dei plutocrati ghigliottinati in Place de la Révolution (sotto lo sguardo compiaciuto dei partitocrati, s'intende)?

sgangheropoli ha detto...

Magar, nel mio caso sospetti male.